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Andreas Lettowsky, nativo di Salisburgo, è stato educato, già dalla prima infanzia, da solista delle voci bianche nel Duomo di Salisburgo. Risalgono anche a questo periodo le prime esperienze con il genere di opera – nel 1977 ha cantato la parte di Bastien nell’opera „Bastien e Bastienne” presso il Liceo di Salisburgo. Da menzionare, nel 1979, la parte da soprano solista in occasione di un’ audienza privata di Papa Giovanni Paolo II a Castel Gandolfo.

Terminato il periodo scolastico, ha studiato canto con Josef Loibl a Graz e Monaco di Baviera. Sempre in questo periodo ha ottenuto un premio al concorso „Jugend musiziert”. Già durante lo studio ha avuto diverse parti, tra l’altro all’Opera di Graz nel ruolo del cacciatore in „Alfonso e Estrella” di Schubert, al Teatro Sankt Pölten nel ruolo di Teseo in „Sogno di una notte di mezza estate” di Britten, al teatro di Leoben nel ruolo del barone Zeta nella „Vedova Allegra” di Lehár e, in ultimo, al Styriarte Graz nel ruolo del boia nel „Des Teufels Lustschloss” di Schubert. Ha completato la sua formazione musicale in corsi di perfezionamento vocale con Astrid Varnay, Hans Hotter, Walter Berry e Hermann Winkler.

Nel 1994 è diventato membro dell’ Opernstudio del „Bayerische Staatsoper München”. Lì ha debuttato nel 1995 nel ruolo di carceriere nell’opera „La saggia“ di Orff ed ha cantato poco dopo, con grande successo, il ruolo di Bartolo nel „Il Barbiere di Siviglia” di Rossini. Durante il Festival dell’Opera di Monaco di Baviera, nel 1995, ha cantato sotto la direzione musicale di Michael Boder e sotto la regia di Willy Decker il ruolo del contadino in „ll castello” di Reimann. Nel 1996 è seguito il ruolo di Figaro nell’opera „Le nozze di Figaro“ di Mozart.

Prima di approdare, nel 2005, allo „Staatstheater Schwerin”, ha cantato parti in diverse opere, tra l’altro nel ruolo di Baculus nel „Il bracconiere” di Lortzing a Hof e Ratisbona, il ruolo del maestro di cappella del Duomo in „La ragazza dalla Foresta Nera” di Jessel ed il ruolo di Pilato in „Jesus Christ Superstar” di Webber a Eggenfelden. Al teatro di Schwerin ha avuto l‘opportunità di farsi un ampio repertorio come basso baritono. Da menzionare sono, per esempio, il ruolo di Achilla in „Giulio Cesare” di Händel, Melisso in „Alcina” di Händel, Harapha in „Samson” di Händel, Leporello nel „Don Giovanni” di Mozart, Don Alfonso in „Così fan tutte”di Mozart, Papageno in „Il Flauto Magico” di Mozart, Bartolo in „Il Barbiere di Siviglia” di Rossini, sacrestano in „Tosca” di Puccini, Pietro in „Hänsel e Gretel” di Humperdinck, Lord Tristan in „Martha” di Flotow, General Bumm in „La Granduchessa di Gerolstein” di Offenbach e Zsupán in „Lo zingaro barone” di Strauss.

A seguito della sua graduale estensione vocale, gli sono stati permessi anche ruoli nell’ambito della voce baritonale. È così che ha cantato con grande successo nel ruolo di Ford nell’opera „Falstaff” di Verdi, nel ruolo di Sharpless nell’opera „Madame Butterfly” di Puccini, nel ruolo di Ottokar nell’opera „Il franco cacciatore” di Weber ed il ruolo di Silvio nell’opera „Pagliacci” di Leoncavallo.

Parallelamente alla sua intensa attività presso lo „Staatstheater Schwerin”, ha cantato, in qualità di ospite, nel ruolo di Bartolo nel „Il Barbiere di Siviglia” di Rossini a Gera, allora già al terzo allestimento. Nello stesso ruolo ha cantato all’opera di Chemnitz.

Attualmente viene ingaggiato regolarmente come cantante di concerto. Ha cantato, per esempio, la parte di solo basso negli oratori „Messiah” e „Dettinger Te Deum” di Händel ed in diverse cantate di Bach. Più di venticinque volte ha cantato la parte di solo baritono nella nona sinfonia di Beethoven. Canta regolarmente anche in cicli di arie e canzonette, per esempio nel „Winterreise“ di Schubert, „Fünf Lieder für eine tiefe Stimme op. 94″ di Brahms, in numerose serate musicali con arie di Schubert, Schumann e Wolf come anche nel „Le Bal Masqué“ di Poulenc.

La sua attività concertistica lo ha fatto lavorare con direttori d’orchestra della portata di Michael Gielen, Roberto Abbado, Michael Boder, Donald Runnicles e Mario Venzago.

Dall’estate del 2012 Andreas Lettowsky è libero professionista. Questo è stato seguito da impegni a Barcelona, Bremen e Zwickau. Nel 2023 ha cantato il Baloo nell’opera dei bambini “Il libro della giungla” nel teatro di Lübeck. Nel 2024 canta nel teatro di Lübeck il direttore della prigione Frank in “Il pipistrello” (Strauß) e nello Staatstheater Schwerin il Alcindoro e il doganiere in “La Bohème” (Puccini).

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